31 maggio 2009

Le vite degli altri



Parigi.

Una giornata calda, ma non di quelle afose d'estate. Piuttosto una tiepida giornata di primavera.

Di quelle in cui ti viene voglia di perderti crogiolandoti al sole, su una panchina o nel prato di un parco o su un muricciolo che guarda la Senna.

O ad un tavolino di un Bistrot, immerso nei pensieri.

Cosa sta leggendo il ragazzo seduto al Bistrot?
Quale il suo nome? Quale la sua storia?
Sta realmente leggendo o finge di occupare il tempo in attesa di un incontro, per non apparire teso?
Forse uno studente universitario, meno probabilmente un turista.
Se fosse un lavoratore Parigino perchè è seduto al tavolo invece che al lavoro?
Il ragazzo che giunge da destra ha qualcosa in comune con lui o sono due perfetti estranei?
Due amanti che si riconciliano dopo un litigio?
Due amici che semplicemente si trovano per un caffè?
Ma se anche fossero estranei...perchè non ipotizzare una storia nata dal caso, da un fortuito incontro in quel bar?
Uno dei giochi che mi ha sempre appassionato e che mi accompagna da quando ero ragazzino, consiste nell'osservare momenti quotidiani di perfetti estranei e costruirci attorno una storia.



Questa abitudine è poi proseguita negli anni e, con l'avvento della digitale, ha reso ancora più interessante lo sviluppo del gioco.
Talvolta mi piace estrarre a caso alcune foto realizzate durante i miei viaggi ( foto del tutto simili a quella pubblicata in questo post, foto di persone, nella propria quotidianità), disporle sul tavolo- per così dire ( anche se in genere si tratta di una disposizione virtuale, una sorta di file temporaneo) ed inventare una serie di collegamenti tra persone che probabilmente nella vita non si sono mai viste nè mai si conosceranno.
Forse.
O forse no.
Perchè come è vero che non credo nel destino, credo però molto nella casualità degli incontri, nel fascino delle coincidenze.
Ognuno di noi, ne son certo, può contare una serie innumerevole di esperienze, di amori, di incontri nati dal caso, in situazioni inimmaginabili nè programmabili.
E questo è il grande mistero delle alchimie che regolano i nostri rapporti.
Perchè abbiamo spesso un ideale fisico-estetico-intellettuale di amore che da sempre ci occupa il cervello ( il nostro personalissimo principe azzurro) e poi scopriamo di cadere ai piedi, senza respiro, con il battito del cuore che - siamo sicuri - sentono per tutto il quartiere, per un ragazzo che è totalmente diverso da come avremmo ipotizzato il nostro amore della vita?
Attenzione, ho scritto diverso, non inferiore.
Sia chiaro, quello che voglio sottolineare è che poi troviamo splendidi i suoi difetti ( i nostri lo sono già,ovviamente), troviamo affascinanti le sue manie.
Ci rendiamo conto che l'amore con la A maiscola nasce più frequentemente ad un tavolino di un Mc Donald, davanti ad un BigMac, con le dita impiastricciate di Ketchup ( e potete immaginare quanti pensieri indicibili mi vengono quando lo vedo così ricoperto dai salsa) piuttosto che in un locale alla moda, molto chic ed esclusivo.
Perchè l'incontro più eccitante avviene nei luoghi di tutti i giorni, dove possiamo apparire come realmente siamo.
Evviva quindi i fast-fodd , i supermercati, l'Ikea ( anche se poi qui ci si va quando si è già in coppia).
Per non parlare di come sia intrigante far arrossire il timido ragazzo che incrociamo nelle corsie del supermercato, quando si accorge che ad ogni svolta di scaffale ritrova i nostri occhi, e il nostro sorriso.
Corteggiare ed essere corteggiati nei luoghi quotidiani ha una valenza nettamente superiore rispetto al grande appuntamento al ristorante a 5 stelle.
Per prima cosa non devi preoccuparti di cosa indossare, di come mettere i gomiti al tavolo, di come cavolo ( anche se mentalmente la parola che pronunci non p esattamente ..cavolo) si mangia quel piatto che ho ordinato perchè faceva tanto figo e che non so nemmen cosa sia...
Insomma, a farla breve, credo che la vita reale, quella di tutti i giorni, sia molto, molto più entusuiasmante della vita d'èlite, dove tutto è costretto da regole e bon-ton.
Mi spiace soltanto che nel paese in cui sono cresciuto non ci fossero lavanderie a gettoni...














30 maggio 2009

Odio L'estate



Avete presente le pubblicità di Abercrombie & Fitch?


Beh, se le ricordate i casi sono due: o siete come i modelli fotografati da Bruce Weber, oppure vorreste essere come loro.

Io purtroppo non assomiglio nemmeno nei talloni a quel tipo di modello, e mi sono consumato gli occhi, sin da ragazzino, su quelle fotografie.
Ammettiamolo: la natura è stata avara da quel punto di vista, con me.

Probabilmente il giorno in cui è stata assemblata la scatola dei pezzi di montaggio che mi riguardava, ci doveva essere in corso una sorta di sciopero generale.

Nella confezione (che non ricordo - ovviamente - ma che so doveva essere ben curata, originale, di certo non comune) erano stati avari di polvere della crescita.
Nonostante le mie speranze, non ho mai superato la soglia del metro e settanta - alcuni metri da sarta, subdoli, mi ricordano che sono forse anche un paio di cm in meno....

Il mio anno di nascita è stato un anno pieno di avvenimenti, e non solo perchè sono venuto al mondo io (sebbene in anticipo di qualche mese sulla tabella di marcia di mia mandre), ma anche perchè per la prima volta l'uomo andava sulla Luna.

Se non siete totalmente inetti nella matematica, avrete pertanto capito che faccio parte di quella schiera, numerosa (no,non di chi è andato sulla Luna), di quelli che chiamano "splendidi quarantenni".


E qui sta il punto.


Se per "splendido" intendiamo quell'uomo alto come l'armadio della mia camera, con un corpo che avrebbe fatto invidia ad un gladiatore, con pettorali talmente sodi e lucidi da dover guardare con gli occhiali da sole per non venirne abbagliati, un ventre così piatto che più piatto non si può....

...allora cestinatemi dalla cartella "Splendidi esemplari di quarantenni".

Con questo non voglio dire che sono un esemplare da baraccone nè tantomeno un essere alieno.

Negli anni mi sono accorto sempre più che faccio parte di quella stragrande maggioranza di ragazzi che alla dieta a base di Jocca preferiscono la Tagliata ai funghi, o una bella Fiorentina.

Le palestre che abbiamo frequentato sono solo quelle viste nei film porno e la ciclyette che abbiamo acquistato dopo mesi di lotta con lo specchio e la bilancia, è parcheggiata inerme nell'angolino della camera da letto.

Devo riconoscere però che come appendiabiti è funzionale.

Come tutti gli anni, a gennaio siamo pieni di buoni propositi (visto che l'estate è ancora lontana).

Programmiamo camminate mattutine, spuntini dietetici, corsi di nuoto, arriviamo anche ad ipotizzare l'iscrizione ad una palestra ( cercando però di capire quali siano gli orari migliori in cui non incontrare chi la palestra la frequenta da anni...e con successo).

Poi però troviamo sempre qualcosa di più importante da fare, e cominciamo a rimandare il tutto.

-Sono troppo stressato dal lavoro per poter cominciare oggi!

-Devo assolutamente terminare di leggere i 25 volumi appena ordinati online!

- Non posso di certo fare footing senza un adeguato abbigliamento!

E quindi ci troviamo con il panico d'inizio estate, quando è ormai tempo della fatidica prova costume.

L'altezza è una questione ormai persa:non possiamo nemmeno puntare su scarpe con rialzo (che in tutta sincerità non ho mai pensato di indossare) - visto che gireremo a piedi nudi o con qualche paio di sandali, al massimo (non sopporto gli infradito - chiamatemi pure razzista, ma detesto quel tipo di calzatura).

Il problema vero sono le maniglie dell'amore, che tanto inteneriscono le fidanzate (per chi ne ha una) e talvolta anche i fidanzati (per chi ne ha almeno uno).

I lardominali che cerchiamo di mostrare il meno possibile, nascondendoci sotto magliette abbondanti (abbiamo sempre amato i vestiti comodi!).

E se andremo sulla spiaggia, eviteremo di uscire allo scoperto quando esemplari alla CK gironzolano pavoneggiandosi nella nostra zona.

Sappiamo benissimo che alla fine qualche elemento in più di interesse lo abbiamo noi: di certo autoironici, bravissimi cuochi, gente di compagnia e impegnati politicamente.

Sappiamo essere romantici e coccoloni, ma anche cinici bastardi, perchè abbiamo imparato che il mondo è una dura lotta.

Per farci notare non abbiamo mai potuto contare sull'effetto "copertina ", ma abbiamo conquistato con le nostre parole, con le nostre risate, con la nostra anima.

Guardo con grande invidia - inutile nasconderlo - chi ha un corpo che fa sognare, ma quando poi stringo la mano di chi mi ama e vedo che i suoi occhi sono solo per me.... mi rendo conto che chi è più fortunato, alla fine, sono io.